Le sette e la manipolazione mentale

 Nel nostro immaginario comune, la prima cosa che ci viene in mente con il termine “setta” è quella di un’organizzazione segreta.

Essa ha una connotazione negativa per la sua segretezza, per l’indubbia pericolosità e per il “controllo mentale”.

I fattori che permettono di individuare l’origine di un gruppo settario sono:

 

-  La figura del leader: di solito è un’unica persona che si autoproclama tale. Ha un forte carattere autoritario e carismatico

 

-  La struttura del potere a forma piramidale, vi è il leader al vertice e poi ci sono i membri alla base

 

-  Programma coordinato di persuasione, cioè il controllo totale che la setta esercita sui propri membri, inducendoli a compiere azioni che solitamente non farebbero

 

-  Tema della manipolazione mentale dove tutti i giorni, un individuo è tenuto ad adattarsi alle regole del contesto in cui è collocato

 

Esistono sette che crescono attorno a tematiche di auto potenziamento o di meditazione, e analizzando i fini,le sette si suddividono ad esempio in :

 

-  Gruppi di potere

-  Culti ufologici

-  Ordini religiosi

-  Culti carismatici

-  Gruppi satanici

 

Non sono importanti le credenze che ruotano intorno alla setta, ma le reali intenzioni del leader e i suoi obiettivi.

In Italia, come all’estero, si sono moltiplicate le forme associative dedite a culti di vario tipo, avendo effetti allarmanti su intere famiglie ed individui.

 

Ma chi entra in una setta?

 

Ognuno di noi nella nostra esistenza sperimentiamo momenti di difficoltà o crisi in cui ci si ritrova a mettersi in discussione sull’insieme dei propri valori etici e culturali.

Le variabili sociali e psicologiche che rendono l’individuo più vulnerabile sono:

 

-  Il bisogno di potere carismatico che lo si ritrova nel leader

-  L’alleviamento di un dolore profonda come la perdita di un caro

-  Il bisogno di sentirsi valorizzati

-  Il bisogno di sottomissione e dipendenza da soggetti con forte personalità

-  Problematiche familiari

-  Particolare sensibilità alle tecniche di manipolazione mentale

 

Le sette reclutano ovunque, dalle conferenze ai seminari, gestiscono ritiri ed incontri di ogni sorta.

Il metodo di reclutamento è variabile da gruppo a gruppo, sebbene nascondano il vero fine del gruppo o la sua natura dietro un “gruppo di facciata”.

La manipolazione dei pensieri è fondamentale per il successo del processo di reclutamento.

I neofiti vengono posti in brevi stati di “trance” o ipnotizzata per far si che decada il pensiero critico inibendo la facoltà di pensare.

Un altro modo di reclutamento è attraverso l’uso di test o questionari di personalità che puntano sulla stimolazione della curiosità e sul desiderio di ottenere maggiori informazioni.

I tre livelli utilizzati per modificare un sistema culturale e di credenze sono:

 

-  Scongelamento: grazie a conferenze, punizioni, ricompense, aiuto dei membri più anziani, viene destabilizzato il senso del sé, cercando di minarne la fiducia

 

-  Cambiamento: durante questa fase la mente dei nuovi membri, inizierà ad abbracciare nuove soluzioni proposte dalla setta, sia per conformismo che per sperimentazione

 

-  Ricongelamento: con l’aiuto del gruppo, viene rafforzato il nuovo comportamento anche attraverso sanzioni in caso di atti che non piacciono, o di premi, in caso contrario.

 

Il continuo attacco da parte dei membri, abbatte le sicurezze interiori del neofita che gli genererà frustrazione e confusione con forte disagio, quindi la vittima abbandonerà il proprio comportamento per abbracciare quello proposto dalla setta.

 

E’ di elevata importanza rivolgersi alle varie associazioni,  dislocate sul territorio, che offrono aiuto non solo alle persone coinvolte, ma anche a familiari e amici che sono interessati involontariamente, preoccupati per la sorte dei loro cari

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